Composizione floreale nella Chiesa del Santo Volto per il Natale 2013

«Cantate al Signore, benedite il suo nome»

(dal salmo 95)

 

Il progetto

L’allestimento della composizione rimane lo stesso del tempo di Avvento, ma i fiori e le luci abbondano, trasformando le canne di bambù in un giardino fiorito: amarilli, bocche di leone, lisianthus e sancarlini tutti di colore bianco, ma scelti per la forma differente della corolla; foglie di formium e di viburno, di aspidistra, di asparagus e pino nobilis, anch’essi scelti per le differenze di texture e di colore.
A terra, un ceppo adagiato sui rami di pino attende di accogliere la statua del Bambino e una pergamena ne propone l’annuncio della Nascita.

 

«Hai moltiplicato la gioia…» (Is 9,2)

Accanto all’altare un piccolo bouquet di sancarlini e, subito sotto, una composizione abbraccia l’insieme di fiori
e luci con la sua forma curva, come un sorriso. I fiori scelti sono rose, garofani, lisianthus e sancarlini bianchi.

 

«… hai aumentato la letizia» (Is 9,2)

Il medesimo “effetto-sorriso” è ripetuto accanto al tabernacolo, con gli stessi fiori e rami.

 

« Egli ha dato se stesso per noi,
per riscattarci da ogni iniquità
e formare per sé un popolo puro che gli appartenga»
(Tt 2,14)
                            dalla seconda lettura della messa della notte

 

                       Gigli bianchi per la Madre e per il Figlio.

 

 

 

Accanto alla croce una composizione a “L” la cui linea verticale è disegnata da alcuni steli di lilium longiflorum.
Rose, garofani e lisianthus con rami di pino e agrifoglio completano l’insieme. Corolle di lilium sono anche inserite nella ghirlanda sospesa ai piedi della statua della Vergine, in un insieme ricco e gioioso.

 

Nella tradizione biblica, il giglio è il simbolo dell’elezione, della scelta dell’essere
amato: «Come un giglio fra i cardi, così la mia amata tra le fanciulle» (Ct 2, 2).
Nel Vangelo il giglio è citato come simbolo dell’abbandono fiducioso in Dio: "...E
perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo; non
lavorano e non filano, eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro..." (Mt. 7,28-29; Lc. 12,27).

 

                                                             Daniela Canardi

 

 

Nel caso si volessero usare le foto qui presentate si prega di citare la fonte e l'autore delle opere. Grazie.

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